Era la fine degli anni quaranta, esattamente il 1949, anni duri quelli, da poco usciti dalla guerra, l’Italia aveva bisogno di una sferzata di energia che la potesse far diventare l’Italia di oggi, da tutti ammirata per le sue caratteristiche polivalenti. Anche Giuseppe Fabbroni, un piccolo operaio falegname, in quell’anno decise con fermezza che se doveva lavorare lo doveva are in proprio, solo così poteva dare spazio alla sua fantasia, alla sua voglia di creare.
Oggi è difficile dire quale sia stata la spinta decisiva di Giuseppe e di tanti altri come lui che “dalla sera alla mattina”, hanno lasciato il lavoro da dipendente per creare una propria attività, ma sta di fatto che con la loro tenacia ci hanno consegnato un’Italia veramente grande.
Era un piccolo ambiente, pochi metri quadrati, la prima sede della Fabbroni, tanto sudore e pochi guadagni, ma la voglia di continuare non fu mai abbandonata. Grazie alla forte personalità di Giuseppe, i suoi due figli con estrema cura e tanta pazienza, hanno spartito fin da piccoli le ansie e le gioie del genitore, fin tanto che nel 1982, ormai grandi e maturi per gli insegnamenti ricevuti, sono diventati co – titolari dell’azienda.
Da una prima fase che vede la Fabbroni affermarsi in ambito locale con passi soddisfacenti, riuscì a conquistare dapprima il mercato regionale, poi il nazionale, per arrivare ai giorni nostri dove hanno portato il loro prodotto in vari paesi Europei.
Fattore molto importante e imprescindibile, è stata e sarà la continua ricerca tecnologica che, commisurata ad un sistema di lavorazione così attento che i particolari fanno emergere il prodotto, rendendolo qualificato ed oggi più che mai richiesto.
Ad oggi siamo arrivati alla terza generazione della famiglia Fabbroni, che contribuisce a mantenere e sviluppare il know how acquisito.
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