55% “rimodulato” dal decreto sviluppo. Sale la protesta. Federlegnoarredo: “Siamo preoccupati”
| nov082011FederlegnoArredo esprime preoccupazione in merito alle detrazioni per gli interventi su porte, finestre e serramenti in genere, che potrebbero essere ridefinite nel nuovo Decreto Legge Sviluppo in discussione al Governo con il rischio di vanificare l’applicabilità del bonus per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
FederlegnoArredo si batte da tempo in sinergia con le altre realtà associative per promuovere presso le istituzioni gli incentivi al comparto serramenti con misure efficaci per la riqualificazione e l’efficientamento energetico degli edifici, capaci di dare supporto a un importante settore produttivo dell’economia del nostro Paese, garantire posti di lavoro e promuovere l’emersione del lavoro nero.
Tra i punti cardine che FederlegnoArredo insieme alle altre Associazioni chiede al Governo di confermare nel nuovo DL Sviluppo c’è innanzitutto la ratifica del provvedimento legislativo relativo agli incentivi per 4 anni (dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2015) e la possibilità di recupero del credito da parte del contribuente modulabile dai 3 ai 10 anni. A preoccupare la Federazione anche l’aliquota prevista, che se dovesse scendere sotto l’attuale 55% potrebbe indebolire il ricorso agli incentivi, l’estensione del provvedimento anche ai beni non strumentali e l’ampliamento dei soggetti che possono beneficiare delle detrazioni.
Gli incentivi hanno finora portato a risultati positivi e aiutato a rivitalizzare il comparto e l’intero settore in un momento di crisi e instabilità dei mercati, confermandosi quale strumento di rilancio strategico per riqualificare il patrimonio immobiliare italiano e ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera. FederlegnoArredo auspica quindi di poter riprendere il dialogo con il Governo per arrivare a misure concrete e di facile applicabilità in grado di rilanciare con regole chiare ed efficaci un comparto importante per l’economia del Paese.